Edizione 2017
Giuria
La giuria di Corto e Fieno premia i primi classificati di ogni sezione in concorso con uno speciale “ruralès”. Consegna il “Rastrello d’oro” per Frutteto e lo “Zappino d’oro”, Premio Speciale della Giuria dedicato a Maria Adriana Prolo, nata a Romagnano Sesia e fondatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il pubblico del Festival, la nostra giuria popolare, consegna la “Vanga d’oro”. I più piccoli l’ “Innaffiatoio d’oro” per Germogli.
Primo classificato sezione “Frutteto” € 400
Premio speciale della giuria dedicato a Maria Adriana Prolo € 200
Primo classificato sezione “Germogli” € 200
Premio del pubblico € 200
Marì Alberione
Giulia Delsanto
Matteo Primiterra
Cristian Natoli
Direzione Artistica
Davide Vanotti
Davide Vanotti (1972) collabora a progetti letterari, cinematografici e artistici. Dopo aver studiato Lettere Moderne all'Università di Pavia ha passato alcuni periodi all'estero come scrittore in residenza. Insegna Lettere alle scuole superiori. Co-fondatore di Asilo Bianco, è il curatore di Corto e Fieno e di Fogli/e Scritte. Ha pubblicato la raccolta di racconti "Acqua 2" e il romanzo "La Pietra sopra il Mare". "I diari di Malidor" è il suo blog.
Paola Fornara
Paola Fornara (1985) è laureata in Filosofia con una tesi su Jean-François Lyotard e il cinema. Ha passato diversi periodi della sua vita all'estero e collaborato con il Torino Film Festival e il Torino GLBT Film Festival (oggi Lovers Film Festival). Fa parte del gruppo organizzatore del Cineforum di Omegna. Per anni ha lavorato per una importante etichetta discografica indipendente italiana come capo dell'internazionale e del marketing. Dal 2011 collabora con l’Associazione Asilo Bianco.
Film Premiati
À la chasse (On the Hunt) di Akihiro Hata, Francia 2016
Per lo sviluppo del percorso narrativo che permette allo spettatore di entrare e comprendere un mondo nella sua completezza. Per la capacità di raccontare l’umanità e i conflitti che la attraversano parlando di un microcosmo rurale.
Sredi chernih voln (Among the Black Waves) di Anna Budanova, Russia 2016
Per la capacità di estraniare ma allo stesso tempo immergere lo spettatore all’interno di un contesto rurale non convenzionale. Per la qualità dell’animazione e del sonoro che attualizzano un’antica leggenda.