Edizione 2014
Giuria
La giuria di Corto e Fieno ogni anno decreta il vincitore di ciascuna sezione in concorso, assegnando un premio ai primi classificati.
Il vincitore della sezione 2014 di “Frutteto” – la sezione di concorso dedicata ai cortometraggi – riceve il “Rastrello d’oro”.
Il “Forcone d’oro” è il massimo riconoscimento per il vincitore di “Mietitura” – concorso di lungometraggi.
Il premio speciale della giuria dedicato a Maria Adriana Prolo consegna lo “Zappino d’oro”.
Primo classificato sezione “Mietitura”: € 500
Primo classificato sezione “Frutteto”: € 300
Premio speciale della giuria dedicato a Maria Adriana Prolo: carriola di prodotti tipici
La giuria del pubblico esprime il proprio parere su tutti i film in concorso e consegna la “Vanga d’oro”.
Clio Sozzani
Mauro Gervasini
Enrico Casagrande
Enrico Tealdi
Claudio Cravero
Roberto Canu
Direzione Artistica
Davide Vanotti
Davide Vanotti (1972) collabora a progetti letterari, cinematografici e artistici. Dopo aver studiato Lettere Moderne all'Università di Pavia ha passato alcuni periodi all'estero come scrittore in residenza. Insegna Lettere alle scuole superiori. Co-fondatore di Asilo Bianco, è il curatore di Corto e Fieno e di Fogli/e Scritte. Ha pubblicato la raccolta di racconti "Acqua 2" e il romanzo "La Pietra sopra il Mare". "I diari di Malidor" è il suo blog.
Paola Fornara
Paola Fornara (1985) è laureata in Filosofia con una tesi su Jean-François Lyotard e il cinema. Ha passato diversi periodi della sua vita all'estero e collaborato con il Torino Film Festival e il Torino GLBT Film Festival (oggi Lovers Film Festival). Fa parte del gruppo organizzatore del Cineforum di Omegna. Per anni ha lavorato per una importante etichetta discografica indipendente italiana come capo dell'internazionale e del marketing. Dal 2011 collabora con l’Associazione Asilo Bianco.
Film Premiati
LE CHANT DU CYGNE di Aurélie Jolibert
Fuori dalla retorica di un ritorno alla natura programmatica e di presa di posizione anticonformista, il film affronta con autenticità il rapporto di un uomo con la sua montagna. Colpisce la capacità della regista di raccontare con sensibilità il venir meno di una presenza fisica che resta immanente nello spirito e nell’immagine.
PICCOLA STORIA DI MARE di Dario di Viesto
Per essere riuscito a raccontare con tocco neorealista la parabola fiabesca del vecchio pescatore e del suo ritorno al mare.
JELIE di Joseph Peaquin
Per la scelta del regista di lavorare di sottrazione lasciando all’immediatezza della protagonista la narrazione e il ritmo del film.
VIGIA di Marcel Barelli
Per il modo fresco e giocoso con cui ha affrontato il tema dell’inquinamento ha emozionato il pubblico di Corto e Fieno.